09 marzo 2007

AUTOSILO SOTTO VILLA ROSA

AUTOSILO SOTTO VILLA ROSA: IL RITORNO

Ritorna d'attualità la costruzione dell'autosilo interrato sotto il parco di Villa Lomellini Rosa.



Ecco tre domande:

  1. Se l'obiettivo è risolvere il problema parcheggi, perché si permette la realizzazione di box (come tali utilizzabili anche a fini diversi, es. come cantine) anziché di semplici posti auto coperti? Con la seconda opzione l'autosilo potrebbe accogliere più auto;
  2. Se l'obiettivo è "togliere le auto dalla strada", perché non è prevista la riduzione di tanti posti auto in superficie quanti ne sono previsti all'interno del silo? E' noto che aumentando l'offerta di parcheggi si attira più traffico aggravando il problema.
  3. Se l'obiettivo è, di nuovo, risolvere il problema dei parcheggi, perché si continuano a realizzare in città solo autosilo non meccanizzati? Gli autosilo meccanizzati evitano di sprecare i pochi volumi disponibili utilizzandoli al meglio, cioè accogliendo più auto possibili.


Ecco un esempio di autosilo meccanizzato: l'auto viene lasciata sul montacarichi e sparisce nelle viscere del silo per essere prontamente restituita al proprietario su sua richiesta.

Poi questa è una città che vuole puntare sulla ricerca e sulla tecnologia...

Ancora una domanda, fuori dal tema della mobilità, ma che entra benissimo nel portafogli dei cittadini.

Se l'obiettivo è ristrutturare l'area verde in superficie, chi si sobbarcherà l'onere della manutenzione ordinaria di quanto verrà realizzato? Già oggi abbiamo in città innumerevoli esempi di aree ristrutturate (anche con arredi in legno degni dei migliori allestimenti pubblicitari), inaugurate in pompa magna e subito dopo lasciate a se stesse. Ma basti anche pensare ai parchi storici cittadini ( es: Villa Durazzo Pallavicini e Villa Centurione Doria) lasciati degradare lamentando la scarsità di risorse e giardinieri....







2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ora il park è terminato.
La villa rimane in tutta la sua bellezza,come prima.
Coloro che hanno protestato in cuor loro sono contenti del risultato.
I bambini non sono morti di asbestosi e le mamme non li hanno portati all'ospedale, come paventato in precedenza.
signori rendetevi conto che siete stati presi per i fondelli.

Andrea Casalino ha detto...

Gentile Anonimo, francamente non capisco il suo commento su questo blog. Le mie perplessità erano legate ad aspetti relativi alla mobilità: perplessità che rimangono inalterate, visto che è difficile affermare che sia stato risolto il problema dei parcheggi nella zona (così come sbandieravano alcuni) o abbia restituito maggiori spazi alla pedonalità sulla strada. Ha riqualificato il campo da gioco? Va bene, ma non riguarda la mobilità. Qui su Peglimobile di asbestosi non si è mai parlato (comunque la malattia si sviluppa dopo anni...). Cordialità