31 ottobre 2006

UN PIANO DELLA MOBILITA' PER PEGLI



Attenzione:
la complessità dell'argomento suggerisce di farsi un'idea delle singole proposte solo dopo la lettura del documento da cima a fondo!

1) GLI OBIETTIVI DI QUESTO PIANO DELLA MOBILITA' :

a) Il presente piano è stato redatto nella consapevolezza che il miglioramento della qualità della vita possa realizzarsi anche grazie ad una migliore organizzazione della Mobilità (lo spostamento dei cittadini sul proprio territorio con ogni mezzo disponibile), oggi pressoché non gestita.

b) Un’adeguata pianificazione della mobilità riduce sensibilmente il degrado dell’ambiente urbano, inteso come luogo principale della socializzazione umana.

c) Il miglioramento della qualità urbana consente di aprire la città al turismo che - come è noto - comporta un afflusso di persone avente la necessità di spostarsi all’interno dell’abitato.
La disorganizzazione può originare attriti fra gli abitanti e l’afflusso turistico frenando la crescita del settore.

d) La libertà, sebbene regolata, degli spostamenti favorisce lo sviluppo del commercio e l’aumento del valore degli appartamenti.

2) IL TRASPORTO PUBBLICO

2.1 Premessa

Per restituire vivibilità bisogna ridurre la necessità degli spostamenti su auto privata: ciò non può avvenire tramite provvedimenti eccessivamente restrittivi, bensì attraverso un miglioramento esponenziale del sistema di trasporto collettivo.

L’obiettivo principale del gestore del servizio pubblico deve consistere nell’attrarre sui propri mezzi il maggior numero di utenti.
Ciò può avvenire in diversi modi tra loro complementari:

avvicinando il mezzo pubblico alle esigenze dell’utenza (scuole, negozi, uffici pubblici, ecc..);
garantendo la puntualità del servizio;
aumentando la velocità commerciale dei mezzi;
elevando il comfort di viaggio;
fornendo valide informazioni ai propri clienti per sfruttare al meglio il servizio offerto;

2.2 Problemi del sistema attuale


Oggi il sistema del servizio pubblico applicato nelle delegazioni del Ponente si mostra più che mai inadeguato a soddisfare le esigenze dell’utenza.
Questa insufficienza trae origine da un concetto eccessivamente “centralista” della realtà di Genova che – ostinatamente – viene intesa come tipica città dotata di un centro e di una grande periferia.
Attualmente il trasporto pubblico è gestito con il seguente schema: le linee presenti nelle diverse delegazioni sono dedicate esclusivamente ai collegamenti periferia /centro, senza assolutamente considerare come non si vada ad agire su quartieri dormitorio ma su ex comuni, quindi realtà dotate di un proprio centro e di una propria attività interna.
Tale concezione fa sì che il trasporto pubblico non soddisfi efficacemente i diversi target di utenza dei quartieri.
Il vuoto di servizio viene così colmato dall’auto privata e le linee ( che spesso mirano solo a collegare il quartiere collinare con la stazione FS) risultano pienamente utilizzate solo dai pendolari (cioè una singola parte dell’utenza) durante le ore di punta.
La conseguenza è una drastica riduzione delle corse meno frequentate che va ad aggravare ulteriormente la situazione.

2.3 Il nuovo sistema



Da un poco efficace sistema “quartiere collinare - stazione FS” si passa ad uno “quartiere collinare - stazione FS - centro urbano commerciale”.
Quest’ultimo schema permetterà un impiego più razionale dei mezzi già a disposizione della AMT e avrà l’effetto di favorire al massimo un loro uso da parte dei cittadini-clienti.

a) un percorso comune

Ogni cittadino ha bisogno di vivere la propria città: deve compiere acquisti, deve recarsi a scuola, deve raggiungere gli uffici pubblici.
E’ necessario, quindi, che ogni linea conduca, per quanto possibile, l'utente nel luogo in cui questi intende recarsi.
Le esigenze sopra descritte sono comuni a tutta la clientela, indifferentemente dal luogo da cui essa provenga.
A Pegli, soprattutto grazie alla felice conformazione della rete stradale, diviene allora possibile creare un percorso comune a diverse linee che – in tal modo - si vengono ad affiancare rafforzando il servizio pubblico dove più è necessario.
Le vie interessate sono:
lungomare di Pegli (spiaggia e zona commerciale) 2 linee
viale G. Modugno (scuola ed area verde) 2 linee
via Martiri della Libertà (zona commerciale) 4 linee
piazza A. Ponchielli (stazione FS e zona commerciale) 4 linee
via Pallavicini (scuola, uffici comunali, zona commerciale) 4 linee
via Opisso bassa (scuola, zona commerciale) 4 linee
via Piandilucco (zona commerciale) 2 linee
via Parma (zona commerciale) 2 linee
via Opisso alta (zona commerciale) 2 linee
viadella Maona (zona densamente popolata) 2 linee
via Garelli 2 linee
via Beato Martino 2 linee
via Ricasoli ( piazza Bonavino) (scuole) 2 linee
via Vespucci (bassa) 2 linee

Nelle ore di punta, nel tratto compreso fra via M. della libertà e via Opisso, la velocità commerciale e la frequenza di pulmini sarebbe molto alta (meno di cinque minuti fra uno e l’altro) e l'utenza troverebbe utile servirsene anche per poche fermate all’interno dell’area del C.I.V.
La realizzazione è subordinata alla modifica di alcuni sensi di marcia esposta al punto 7.2

b) I capolinea

Le linee– specie nella seconda parte del proprio percorso – si vengono ad innestare nel percorso comune.
I capolinea vengono spostati nei quartieri collinari per i seguenti motivi:

garantire ai pendolari delle colline la certezza dell’orario e la possibilità di trovare posto a sedere;
evitare inutili e controproducenti soste di 10 – 15 minuti in piazza Ponchielli per i pulmini che - oltre alla stazione FS- dovranno compiere anche il giro del centro urbano commerciale: si rischierebbero rotture di carico.
Tutte le linee transitano presso la stazione FS e la raggiungono nel più breve tempo possibile per assolvere le esigenze del pendolarismo verso il centro città. Questo avviene anche nel senso contrario.
La parziale pedonalizzazione delle aree centrali (via Sabotino – Piazza Ponchielli – via Pallavicini – via Parma) non permette la sosta prolungata di più pulmini.

Sfruttando l’accordo del Comune di Genova con la CEMUSA, dovrebbe essere possibile, al fine di venire incontro alle giuste esigenze sindacali degli autisti, attrezzare i capolinea con bagni autopulenti e zone ristoro (distributori automatici).

c) Le singole linee

n° 71 ( S. Carlo di Cese – Pegli)

E’ una linea a bassa frequenza. Partendo da S. Carlo, il percorso in discesa rimane invariato fino all’incrocio di via Opisso con via Varenna e via Longo. Dopo tale intersezione, svolta a destra in via Longo, effettua alcune fermate in via Garelli e via Beato Martino al fine di caricare la gente diretta alla stazione Fs e per favorire il piccolo ambito commerciale ivi esistente. La zona – una delle più popolose- attualmente non è servita da mezzi AMT.
Al termine di via Beato Martino, si innesta nell’ “anello” entrando in piazza Ponchielli e servendo la parte orientale del Centro Integrato Urbano. Nel percorso di ritorno passa in via Opisso, svolta in via della Maona, transita in via Longo e prosegue per la Val Varenna.

n°71 / (nuova linea Chiesino – Pegli)

Si suggerisce l’istituzione di una nuova linea limitata a Chiesino (dopo il ponte ferroviario di Granara, presso la cava) per meglio soddisfare le esigenze di mobilità dei residenti, oggi pressoché costretti ad usare il mezzo privato.
E’ funzionale ad una riqualificazione – anche in chiave turistica – del settecentesco borgo di Tre Ponti e della Val Varenna.
Si rende opportuna anche la costruzione di un impianto speciale ( ascensore inclinato?) per raggiungere la stazione ferroviaria di Ge – Granara, assolutamente da riattivarsi per:

-ridare centralità alla Val Varenna, sia sotto l’aspetto turistico, sia sotto quello di un più veloce collegamento con il centro città per gli abitanti (S. Carlo di Cese dista 10 km circa da Pegli)
-favorire il ripopolamento della campagna circostante e il suo contestuale risanamento
-non isolare il ponente genovese in caso di guasti o lavori sulla linea costiera.
-collegare velocemente Pegli con il nuovo complesso termale di Ge – Acquasanta.

Il 71 e il 71/ a partire dal capolinea di Chiesino percorrono il medesimo tragitto aumentando le frequenze sullo stesso. Ne consegue che l’abitato di Tre Ponti e le frazioni vicine non graverebbero più con le loro auto sul centro urbano .
Quando sarà realizzato l’adeguamento del sottopasso ferroviario di via Piandilucco, sarà possibile far transitare entrambe le linee nell’omonima via per servire adeguatamente il costruendo centro commerciale ed il centro direzionale Elah (progettato esclusivamente a misura di automobile e con inevitabili ripercussioni sulla mobilità della zona).

n° 93 (via Vespucci – Pegli)

Scendendo da via Vespucci, si innesta nel percorso comune (4 linee) presso l’incrocio con via Martiri della Libertà.
Grazie all’inversione del senso di marcia nel tratto compreso fra via De Nicolay e via Pavia, effettua il seguente percorso: piazza Ponchielli ( stazione FS) - via Pallavicini – via Opisso bassa – via Dardanelli – piazza Rapisardi – via Piandilucco – via Parma – via Opisso alta – via della Maona – via Garelli – via Beato Martino – via Pavia – piazza Bonavino – via Ricasoli – via Rovetta – via Prestinari - via Vespucci.
Tale inedito percorso ha i seguenti vantaggi:

-serve adeguatamente i pendolari di via Vespucci
-serve adeguatamente i pendolari della piana Pallavicini
-collega la parte centrale di Pegli con quella orientale e viceversa
-fornisce un importante servizio al mercato settimanale ( servito da ben 3 linee!)
-crea un importante interscambio con il servizio di battelli
-serve ottimamente il Camping di Villa Doria
-incrementa notevolmente l’utenza del 93

La creazione (come si dirà al punto 5) di un accesso posteriore alla stazione FS (presso il tratto di strada dell’ufficio postale), permetterà di raggiungere dallo stesso la fermata di via Beato Martino.

Variazione:

Senza problemi è possibile prolungare il percorso del 93 fino a Multedo Fondega Sud con il seguente tragitto: via Opisso – Lungomare – via Ronchi – via P de Saint Bon – via Reggio – Fondega (capolinea) – via Reggio – via P. del Saint Bon – Lungomare- piazza Rapisardi (dove si inserisce nel primo percorso). Si vanno a servire gli impianti sportivi e si crea un importante collegamento per Multedo verso il centro di Pegli. In questo caso il 93 avrebbe due capolinea.


n° 189 (Pegli 2- Quartiere Giardino – Pegli)

Scendendo da via Rizzo si innesta nel percorso comune presso l’incrocio con via Martiri della Libertà. Conduce i pendolari in piazza Ponchielli , li scarica davanti alla stazione FS e trasporta gli altri clienti nelle diverse zone del C.I.V. Torna a Pegli 2 percorrendo in salita il tratto basso di viale Modugno ( per servire la scuola Ada Negri) e transitando da via Rovetta.

n° 190 (Quartiere Torre Cambiaso – Pegli)

L'attuale percorso ad anello è decisamente poco funzionale, perchè chi abita in via Laviosa e deve recarsi alla stazione di Pegli è costretto ad un tragitto lunghissimo. Purtroppo alcuni problemi infrastrutturali (esempio: presenza in via Laviosa del famigerato"muro del pianto", cioè un pezzo della vecchia creuza ora inutilizzato) rendono più difficoltosa una soluzione che sarebbe ottimale: utilizzare questa linea come collegamento fra la stazione FS di Pegli e quella nuova di Pra,dove farebbe capolinea, quindi utilizzando via Caldesi (parte est), via Laviosa e via Ungaretti in doppio senso.


? ( viale Modugno – Pegli)

E’ da pensare un collegamento fisso con mini-bus (quelli ora utilizzati per il “drin bus”)

d) L’interscambio

Il nuovo sistema permette di creare non solo numerosi punti di interscambio fra i pulmini stessi, ma anche fra questi e le principali linee di attraversamento della città (1- 1/ -2 - 2/ - 3 - 3/).
Ad ogni fermata – per fare in modo che ogni cittadino possa “crearsi” un itinerario- deve essere indicato il percorso del mezzo e i principali punti di raccordo con gli altri.
Il “dialogo” con il treno avviene in piazza Ponchielli, situata nel centro della Delegazione e del CIV.
Le frequenze dei pulmini – al fine di ridurre i tempi di attesa nel cambio di mezzi (motivo che spesso favorisce l’uso dell’auto privata) - dovranno il più possibile coordinarsi con gli orari dei treni che – almeno riguardo alla tratta urbana - dovranno essere adeguatamente resi noti presso le paline delle fermate.
La fermata comune in via Opisso ( presso l’incrocio con via Caracciolo) diventa una delle “porte di ingresso” di Pegli. Da questa è infatti possibile raggiungere qualunque luogo della delegazione servito da mezzi pubblici.
E’ funzionale all’interscambio con:

· 3 linee litoranee di autobus che fermano presso i portici sul Lungomare
· 4 (+1 linea barrata, il 71/) linee collinari
· il nuovo molo Rio Archetti per i battelli

e) Modifica ed istituzione di nuove fermate sull’ Aurelia

Nel tratto di lungomare compreso fra piazza Porticciolo e via N. da Recco, in direzione ponente non esiste nessuna fermata. La zona è caratterizzata dalla presenza di diversi esercizi commerciali, dall’interscambio pedonale di Salita Rapalli (che serve la zona di via N.da Recco ,via Boito e viale Modugno) e dalla zona terminale della passeggiata a mare presso Castello Vianson.
Si rende pertanto necessaria una fermata nei pressi di Salita Rapalli.

Analoga operazione va compiuta sulla corsia lato mare. L’esigua distanza fra questa fermata e quella precedente in zona Risveglio è giustificata dal diverso bacino di utenza che si va a servire. La distanza è simile a quella delle attuali due fermate presenti a Multedo sulla corsia a monte.

La fermata di piazza Porticciolo (lato monte) converrebbe arretrarla davanti all’ Hotel Mediterranéé, dove è presente un maggiore riparo dalle intemperie per l’utenza (esiste una lunga veranda con numerosi esercizi commerciali che ne risulterebbero avvantaggiati), una rivendita di biglietti e la possibilità di un migliore accosto per gli autobus . Inoltre, tale collocazione consentirebbe di ottenere lo spazio (dove c’è l’attuale fermata) per una corsia preferenziale di svolta in viale Modugno, alleggerendo in questo modo l’incrocio.

f) modifica ed istituzione di nuove fermate all’interno

-spostamento della fermata ( ora all’inizio di viale Modugno) sotto il ponte ferroviario per fornire un riparo migliore a chi attende e per avvicinarsi alla zona commerciale di via Argentina (che, con questa fermata e con quella nuova prevista in via M. della Libertà, diviene maggiormente servita).

-nuova fermata in viale Modugno davanti al civico n°17 per servire la scuola e il parco di Villa Rosa. Sarà utilizzata da 2 linee (189 –190)

-nuova fermata in via Martiri della Libertà nel tratto fra via Argentina e via Tevere: è funzionale,oltre all’interscambio con altre linee, a condurre gli abitanti di Pegli 2 e Quartiere Giardino a fare acquisti. Avvicina la clientela a via Argentina.

-nuova fermata in via Martiri della Libertà davanti al civico n°12 (fra via V. Monti e via De Nicolay).

-nuova fermata all’inizio di via Pallavicini (davanti al civico n°4) per servire la zona commerciale, gli uffici circoscrizionali e la chiesa.

-nuova fermata / interscambio in via Opisso presso via Caracciolo (già trattata al punto 2.4)

-spostamento della fermata del 93 davanti al civico n°8 di via Vespucci ( fra via Tarigo e via Ricasoli) al fine di permettere agli abitanti della collina di frequentare i negozi di via Ricasoli.

-nuova fermata in via Beato Martino davanti al civico n° 1 A per 71 – 71/ - 93

-nuova fermata per il 93 in via Ricasoli presso il civico n°13 per servire i negozi ed il supermercato

-nuova fermata in via Piandilucco presso il civico n°1 utilizzata dalle linee 71 e 71/ e 93 : serve la zona commerciale della piazza , di via Piandilucco e di via Parma

-nuova fermata in via Piandilucco presso il nuovo centro direzionale Elah e la galleria commerciale annessa: è rivolta a mitigare gli effetti negativi per la mobilità che potrà avere la nuova struttura. Funziona per il 71 ed il 71/.

-nuova fermata in via Opisso presso il civico n° 103

g) Corsie e fermate protette

Le corsie preferenziali protette sono indispensabili per garantire un servizio pubblico efficiente. Un grande meccanismo può infatti essere vanificato anche da una sola auto parcheggiata male. Questo va evitato a prescindere che il piano approvato sia questo oppure un altro.
Nessun piano può funzionare se le poche e semplici regole non vengono fatte rispettare.
L’utilizzo di corsie protette permette il rispetto delle regole anche senza la presenza continua (e di fatto impossibile) della polizia municipale.
Senza creare intralcio al traffico privato, possono essere istituite :

-in via Opisso nel tratto compreso tra via Pallavicini ed il Lungomare di Pegli. La zona di interscambio sopra descritta deve essere assolutamente salvaguardata. La cordolatura deve interrompersi solo presso l’unico passo carrabile e all’incrocio con via Caracciolo.

-sul Lungomare di Pegli (corsia a monte) per proteggere la nuova fermata presso Salita Rapalli;

Ove gli spazi lo consentono, tutte le fermate devono:

- essere a sbalzo rispetto alla marciapiede per eliminare le soste abusive;

- essere dotate di pensilina, anche per dare rilievo alla presenza del mezzo pubblico.

- avere la banchina rialzata per facilitare l'accesso al bus.

h) I bus a chiamata

Nella zona di Pegli è attivo – dal 29 aprile 2002 – il servizio di autobus a chiamata denominato “Drin bus”. Prima di esprimere qualsiasi parere, soprattutto per rispetto verso i sempre disponibili autisti e centralinisti, si è preferito attendere i primi 15 giorni di attività del servizio.
Dopo diverse prove dirette, si è potuto constatare che:

1. le dimensioni dei mini bus utilizzati sono particolarmente adatte per quelle zone dove la larghezza della strada non consente il passaggio di mezzi più grandi;
2. il personale si è reso sempre disponibile a fornire informazioni sul servizio;
3. la necessaria prenotazione, da effettuarsi almeno 30 minuti prima dell’ora di utilizzo del mezzo, risulta eccessivamente macchinosa perché:

· spesso il numero verde risulta occupato

· se si usufruisce occasionalmente del servizio per raggiungere zone isolate (es:via Monte Oliveto o viale Modugno alto), è necessario prevedere l’ora del proprio ritorno e riferirla subito al centralinista (non è un obbligo, ma i 30 min. del punto 3 impongono all’utente un’eccessiva programmazione dei propri spostamenti,specie se non desidera avere lunghi tempi di attesa).

· nonostante la velocità dell’operatore, la telefonata al numero verde dura circa 5 minuti. I costi ricadono sull’azienda (e di riflesso sull’utenza).

· Non tutti hanno a disposizione la mappa del servizio dove sono indicate le fermate, infatti ne è stata distribuita solo una per famiglia. Per questo, specie per l’utente occasionale, risulta difficoltoso segnalare all’operatore la fermata di partenza e di arrivo.

4. questo porta i pulmini ad essere pienamente utilizzati da un singolo target di utenza: quello dei pendolari che hanno esigenza di spostarsi nelle ore di punta e ai quali è sufficiente una telefonata a settimana per comunicare all’AMT i propri orari fissi.
5. Nel resto della giornata i pulmini girano per Pegli con circa 2 persone e, pur essendo da 8, per motivi tecnici non possono far salire gente che non ha prenotato.
6. Questo comporta costi molto alti (telefonate lunghe, tanti autisti, corse frequenti con pochissime persone a bordo).
7. benché il software calcoli,di volta in volta, i percorsi ideali, il servizio risulta rapido ed efficiente solo quando gli utenti sono pochi, perché le fermate (non disposte su una linea retta ma, al contrario, in modo “ramificato”) costringono l’utente a deviazioni poco gradite.
8. il costo addizionale di 50 centesimi va bene per l’utente occasionale ma non per la clientela fissa;

Per tutti questi motivi, si suggerisce:

-di trasformare le linee a chiamata in linee fisse;
-di integrare tali linee con i percorsi previsti nel presente piano;
-di dotare tali linee fisse di una frequenza di 10 – 12 min specie nelle ore di punta. Nel resto della giornata le corse regolari eviterebbero il fastidio della lunga prenotazione, diminuendo di conseguenza i relativi costi.
-di impiegare il servizio a chiamata solo per le ore notturne, quando le linee fisse sospendono il servizio, venendo incontro ad una clientela oggi non servita. Gli autisti sarebbero più sicuri, perchè con la prenotazione si conoscerebbe sempre l'identità del passeggero.

Il sistema della prenotazione può essere valido se utilizzato per zone scarsamente popolate, quindi per servizi puramente integrativi e per sperimentare la fattibilità di nuove linee fisse.

L’iniziativa non è da condividere se mira a sopprimere linee fisse già esistenti.

i) l’abbonamento di quartiere

Un ulteriore modo per favorire l’uso del mezzo pubblico potrà essere fornito dall’ istituzione di uno speciale abbonamento di quartiere (di prezzo ridotto rispetto a quello valido per tutta Genova) che potrà essere utilizzato da coloro che conducono solitamente una vita stanziale in Pegli (soprattutto anziani che ora usano l’auto o – peggio- rimangono in casa).

3 ) LA MOBILITA’ PEDONALE

3.1 indicazioni e informazioni su percorsi pedonali

Sul territorio sono presenti numerosi percorsi pedonali, ora lasciati a se stessi e poco considerati. Girando spesso in auto si perde il naturale senso di valutazione delle distanze e diventa difficile calcolare il tempo che si potrebbe impiegare andando a piedi. Questo comporta che molta gente prende l’auto per coprire 200 metri pensando di impiegarci di meno. Calcolando il traffico e la cronica mancanza di parcheggio (che, anche se ci fosse, difficilmente sarebbe immediatamente davanti alla propria meta) si evidenzia la competitività del proprio mezzo di locomozione naturale sulle brevi distanze (si parla chiaramente delle persone in piena efficienza fisica).
Prendendo spunto da quanto avviene a Zurigo, sarebbe utile installare cartelli indicanti le lunghezze e i tempi di percorrenza pedonale. Esempio: da vico Condino a piazza Bonavino, quanto è lungo il percorso? Quanto si impiega a piedi? E’ adatto ai disabili?
Queste indicazioni sono necessarie per facilitare al massimo la mobilità pedonale all’interno della zona commerciale. Non tutti gli esercizi possono infatti essere raggiunti direttamente con il mezzo pubblico (anche se questo sistema lo avvicina il più possibile).
I cartelli indicatori dovranno essere sistemati presso le zone di interscambio, gli inizi dei vari itinerari e, possibilmente, affissi alle paline delle fermate.


3.2 sicurezza per i pedoni

I pedoni devono avere la possibilità di potere attraversare le strade in tutta sicurezza.
Le semplici strisce pedonali, se poste in punti a rischio, devono essere segnalate adeguatamente. In alcune vie, quelle prettamente residenziali, è opportuna l’istituzione di speciali “zone 30 km/h” (sul positivo esempio di diverse città europee come Friburgo).
Si suggerisce l’installazione di dossi artificiali che, nonostante qualcuno lo neghi, sono assolutamente permessi dal codice della strada. Sarebbero utili soprattutto presso gli incroci.
E’ anche possibile utilizzare asfalti di colore diverso (o particolari pavimentazioni) per segnalare visivamente le zone protette per i pedoni.

4) PROPOSTE DI STUDIO DI IMPIANTI SPECIALI

Un valido aiuto per la mobilità pedonale è fornito dagli “impianti speciali” ( ascensori, cremagliere, scale mobili, ecc…), mezzi meccanizzati che si dimostrano particolarmente utili nelle zone densamente abitate e non raggiungibili dal tipico mezzo pubblico per la difficile conformazione stradale.
E’ utile ricordare che esistono fondi comunitari da impiegare per questo scopo (previa presentazione di progetti che contemplino la costruzione di un certo numero di impianti).
Ho individuato alcuni siti che – è necessario sottolineare – non rappresentano una “condicio sine qua non” del piano, ma che costituirebbero sicuramente un ulteriore miglioramento dello stesso:

Via Vianson – via Vespucci: ascensore

permette ai cittadini di via Vianson e di via della Pineta (ora completamente privi di mezzo pubblico) di servirsi del pulmino n° 93, allargando il bacino di utenza di questo.
Consene agli abitanti di via Vespucci di fare acquisti negli esercizi commerciali di via Vianson (specie generi alimentari).
E’ da installare nei pressi della galleria antiaerea.




Via Rizzo – Vetta di Pegli: ascensore inclinato

La partenza è da individuarsi nei pressi della fermata del 189, accanto alla chiesa di S.Francesco, costituendo in tal modo un punto di interscambio con il mezzo pubblico.
La fermata intermedia, presso via Melinotto, serve le abitazioni della parte superiore di viale Modugno, il vicino locale pubblico e, in parte, via Fulcone da Castello.
La fermata terminale, presso la Vetta di Pegli, è indispensabile per dare modo a chiunque di frequentare l’omonimo parco urbano senza l’uso dell’auto.



Via Pegli – via Nicoloso da Recco – viale G. Modugno: ascensore (anche su modello Montegalletto)

La partenza è posta subito alla destra dell’ingresso principale di villa Banfi.
La fermata intermedia serve la parte centrale di via N. da Recco e a abbatte – di fatto - le barriere architettoniche del contiguo parco pubblico, favorendone così la frequentazione.
La stazione terminale è da individuare presso lo strategico incrocio di viale Modugno con via Dagnino, via Tubino e salita Rapalli. La zona, oltre ad essere popolata e completamente sfornita di mezzo pubblico di trasporto, ospita un’importante scuola Media e Superiore.
Offre un collegamento diretto con le linee litoranee ed il pulmino n° 190.


Via Granara – stazione FS Granara: ascensore inclinato

E’indispensabile per permettere la rinascita della caratteristica stazione di Granara e per facilitare un auspicabile recupero del caratteristico borgo di Tre Ponti. Sarebbe indicato prevedere la possibilità di usarlo anche come montacarichi per favorire il lavoro della campagna.

5) LA STAZIONE FERROVIARIA


La stazione ferroviaria occupa sicuramente un posto di fondamentale importanza nel nuovo schema della mobilità.
La strategica posizione, baricentrica rispetto al tessuto urbano e alla zona commerciale, implica adeguati interventi atti a trasformarla nella principale porta di accesso per Pegli.

A tal fine è indispensabile garantire una migliore accessibilità pedonale attraverso:

-la creazione di ascensori, scale mobili e rampe per venire incontro alle esigenze degli anziani e dei disabili (rispettando le caratteristiche storico – architettoniche del complesso);

-innalzamento delle banchine per facilitare l’accesso ai treni;

-l’apertura di un nuovo ingresso dall’edificio FS del 2°binario (presso l’ufficio Poste Italiane), utilizzando gli spazi di un ufficio dismesso (già sfruttato in passato per un accesso provvisorio alla villa Pallavicini). Collega la ferrovia alla fermata di via B. Martino (71 –71/ - 93) ed è, quindi, indispensabile per un buon funzionamento del nuovo sistema di servizio pubblico.

-l’apertura di un nuovo ingresso, idoneo ad attirare l’utenza della popolosa zona della Piana Pallavicini (ora costretta ad un percorso assurdo), tramite la costruzione di una breve rampa pedonale e la realizzazione di un varco nella recinzione retrostante al parcheggio Metropark. (possibili difficoltà:via Garelli e il Metropark sono private)


La stazione ferroviaria, principale porta di ingresso per i cittadini, ma anche per turisti e clienti del C.I.V., deve essere dotata di pannelli informativi dettagliati su:

-percorsi dei mezzi pubblici – fermate – zone di interscambio
-percorsi pedonali
-percorsi pedonali turistici
-percorsi adatti per i disabili
-percorsi commerciali

Chi giunge a Pegli deve infatti avere la possibilità di scegliere il percorso ed il mezzo più comodo.

E’ necessario stabilire tariffe ridotte per brevi soste nel Metropark al fine di permettere il trasporto di bagagli pesanti.

6) IL CENTRO COMMERCIALE INTEGRATO DI VIA E L’AREA PEDONALE

Quanto esposto ha, fra i vari effetti, quello di creare un grande percorso dedicato ai pedoni, al commercio e al turismo.

Il percorso si snoda attraverso le seguenti vie:

-via Parma (totalmente pedonale, a parte l’accesso ai passi carrabili, in caso di adeguamento del voltino ferroviario di via Piandilucco)
-via Pallavicini – vico Sinope
-Piazza Ponchielli – viale Pallavicini – vico Condino
-Via Sabotino
-Giardini retrostanti all’ Hotel Mediterraneé
-Via Teodoro II° di Monferrato
-Piazza Porticciolo
-Via Carloforte – piazza Tabarca- piazz.ta S.Pietro
-Piazza Della Chiesa
-Lungomare di Pegli


Per le vie pedonali - interessate comunque dal passaggio dei mezzi pubblici – si consiglia:

-allargamento dei marciapiedi per passeggiare in tutta tranquillità;
-miglioramento dell’arredo urbano;
-installazione di barriere automatiche contro il passaggio abusivo di automobili (ottimo esempio a Varigotti);
-permesso di ingresso nell’area (a passo d’uomo) ai concessionari di passi carrabili muniti di telecomando (con divieto di prestarlo) per aprire la barriera;
-permesso di ingresso (da regolare adeguatamente) per l’autofficina presente in via Sabotino;
-chiusura di tutta l’area al transito veicolare non autorizzato dalle h. 9.30 alle 19.30;
-un razionale piano di distribuzione delle merci (da compiere entro le h.9.30) approntato dal Consorzio gestore del C.I.V.

Il nuovo sistema di trasporto pubblico permetterà ai clienti del C.I.V. di evitare senza disagi l’uso dispendioso del mezzo privato.

Risparmiando sull’uso dell’auto si liberano risorse per compiere maggiori acquisti.

7) LA VIABILITA’ PRIVATA

Considerate le modifiche ai sensi di marcia di alcune strade per rendere efficiente il mezzo pubblico (che deve essere privilegiato), si rende necessaria una contestuale riforma della viabilità privata all’interno di Pegli.


7.1 ambiti di traffico privato (ATP)

Attualmente il centro di Pegli è soffocato da auto che spesso lo attraversano senza una reale necessità.
Guardando la mappa si capisce che, se si suddivide in n°3 zone l’abitato, ognuna di queste è dotata di vie di accesso e di uscita proprie. Permettendo ad ognuna di queste zone (ATP) di non sopportare il traffico di attraversamento, si può ottenere un sensibile miglioramento della situazione.
Di seguito i tre ATP ( A,B,C) e le rispettive vie di accesso e di uscita:

A : accesso: piazza Rapisardi uscita: via Opisso

B : accesso: viale Modugno uscita: via De Nicolay

B : accesso: via Ungaretti uscita: via Ungaretti

B : uscita: viale Modugno (solo per Savona)

C : accesso : viale Modugno uscita: via De Nicolay

C : accesso : via N. da Recco uscita: viale Modugno (solo per Savona)

Gli ATP sono sostanzialmente indipendenti e consentono ad ogni singolo quartiere di sopportare solo il proprio traffico e non quello altrui.
Le possibili deviazioni che collegano i vari ambiti devono essere messe in sicurezza attraverso l’istituzione di stop, limiti di velocità ( zone 30), ecc..
Lo schema della viabilità privata è studiato per favorire la pedonalizzazione completa o parziale di al cune vie cittadine. Tuttavia, per le vie sottoposte a chiusura totale, è attuata una deroga per i concessionari di passi carrabili.
In uno scenario futuro – con la costruzione del ponte carrabile fra via Cialli e via Cassanello e il collegamento con il lungomare (le alberature presenti – specie le palme - sulla sponda sinistra dovranno essere recuperate) - sarà possibile eliminare l’entrata dei mezzi privati di piazza Rapisardi, eliminando in tal modo il traffico passante ed il caos viabilistico sull’Aurelia.
Diverrà così possibile proteggere con una cordolatura la fermata dei bus presso i portici (ora la medesima fermata coincide con la corsia di svolta per piazza Rapisardi)


7.2 Modifiche ai sensi di marcia

Le modifiche ai sensi di marcia sono funzionali ad un miglioramento del servizio pubblico, però non causano disagio ai privati, in quanto non si vengono a creare fastidiosi “caroselli” per le vie di Pegli ma - anzi - alcuni di quelli oggi esistenti vengono eliminati.
Sono sei:

Dal ponte ferroviario a salire, la parte bassa di Viale Modugno diventa un senso unico in salita.
Via Argentina diventa un senso unico in discesa.
Il tratto di via Rovetta compreso tra via Ricasoli e via Prestinari diventa un senso unico in salita, per rendere più fluido il transito delle auto e del 93.
La parte di via Martiri della Libertà, compresa fra via De Nicolay e via Pavia, cambia senso di marcia in direzione est. Le auto dirette nella parte orientale della delegazione potranno imboccare direttamente via Garelli evitando di passare inutilmente da via Sabotino e davanti alla stazione FS (la quale potrà essere raggiunta dal retro, come si dirà più avanti). Chi vorrà effettuare il giro dell’isolato potrà svoltare a sinistra in via Pavia.
La parte di via Martiri della Libertà che scavalca la ferrovia diventa un senso unico a scendere per Piazza Ponchielli, ma sarà riservata al transito dei pulmini pubblici e ai pedoni.
Via I.Pallavicini diventa un senso unico in discesa, ma sarà riservata anch’essa al transito dei pulmini pubblici e alla pedonalità.
Via Beato Martino diventa un senso unico in discesa nel tratto compreso fra l’incrocio con via Diciotto Fanciulli e quello con via Martiri della Libertà. E’ necessario per facilitare il transito del 71 - 71/ e 93.
Il tratto di Piazza Porticciolo vicino ai negozi viene chiuso totalmente al traffico per favorire l’installazione di dehors. Il parcheggio dei taxi è previsto nella nuova area disponibile presso l’attracco dei battelli di Molo Rio Archetti.

7.3 Regolazione delle intersezioni stradali

La regolazione delle intersezioni stradali è fondamentale per garantire la sicurezza dei cittadini, del transito dei mezzi pubblici e delle auto.
Ecco alcuni esempi, tenendo conto delle variazioni ai sensi di marcia sopra riportate:

Viale Modugno – via Argentina: conviene dare il diritto di precedenza al viale per mantenere scorrevole il traffico in entrata proveniente dal lungomare.
Via Martiri della Libertà – via Rovetta – via Argentina: avendo invertito il senso di marcia di quest’ultima, si elimina lo stop che grava sulla prima. Dovrebbero diminuire sensibilmente gli incidenti. L’eliminazione dello stop favorisce il transito dei mezzi pubblici dell’ “anello”.
Via Martiri della Libertà – via Pavia – via Garelli – via Beato Martino: conviene valutare l’istituzione di una una rotatoria, soprattutto per evitare pericolose gare notturne di velocità fra via Martiri d.L. e via Garelli. Poi per facilitare l’immissione (ora pericolosa) da via B.Martino in via Garelli.
Via Garelli – via Longo – via della Maona: rotatoria per la pericolosità dell’incrocio (in alternativa eliminare i parcheggi che limitano pericolosamente la visibilità e sistemare dissuasori di velocità)

Via Rizzo – via Rexello: rotatoria per la sicurezza (troppi scambiano via Rizzo per pista da Formula 1)
Via Salgari – via Ungaretti: rotatoria per la sicurezza

Via Ungaretti – via Quasimodo: rotatoria per la sicurezza

Le rotatorie indicate non interferiscono con la mobilità pedonale.

7.4 Segnalamento

Sul lungomare di Pegli è consigliabile l’installazione di semafori preferenziali che facilitino il transito dei mezzi pubblici (come esistono in Europa), perché devono poter rispettare gli orari e le frequenze.
E’ necessario studiare una nuova regolazione per l’incrocio Lungomare di Pegli – Viale Modugno al fine di consentire alle auto provenienti da quest’ultimo la svolta a sinistra, vista la pedonalizzazione di Piazza porticciolo.

8) I PARCHEGGI

Più parcheggi non regolamentati si vanno a realizzare, più auto affluiscono ad intasare il centro.
L’area pedonale – come è stato detto sopra – sarà in vigore dalle h. 9.30 alle 19.30, per cui i residenti potranno parcheggiare l’auto nelle ore notturne.

L’area del Metropark si presta alla costruzione di un autosilos ai residenti che si integri architettonicamente con la realtà ottocentesca dell’adiacente stazione FS.
E’ decisamente negativo destinare alla sosta libera il costruendo parcheggio nei pressi del depuratore, che deve essere ridotto nel numero di posti e riservato in modo esclusivo all’interscambio con i battelli: si rischia – con l’avvento del C.I.V - lo stesso effetto di Fiumara con molte auto in meno.
La copertura (già esistente) del rio Rexello (presso via Argentina) si presta ad essere utilizzata come parcheggio per i residenti
Ad ogni parcheggio costruito per residenti deve assolutamente corrispondere una diminuzione dei posti auto lungo le strade adiacenti: ciò si rende necessario non per fare una crociata contro il mezzo privato, bensì al fine di spezzare quel circolo vizioso che porta gli spazi lasciati liberi ad essere nuovamente occupati da altri mezzi. E’ più conveniente dedicare gli spazi recuperati alla pedonalità e al commercio.