05 dicembre 2006

190


... E PARLIAMO DEL 190! (prima parte)





Questo è il primo post in cui si parlerà della linea 190.

Nella prima versione del piano per Pegli (quella riportata nel blog) la linea 190 è trattata in modo parziale per un motivo principale: nella zona Castelluccio - Lido - Laviosa negli ultimi vent'anni si è assistito ad una serie di errori sulla mobilità tanto deleteri da comprometterla a tal punto da rendere difficile trovare un rimedio.

A dire il vero la soluzione c'è, ma il principale ostacolo è più politico che fisico, nel senso che con un minimo di coraggio nelle scelte si può giungere ad un risultato soddisfacente.

Ed ora un po' di storia è necessaria per comprendere meglio i problemi attuali.

Fino a metà degli anni 80 la zona di via Laviosa era ottimamente servita dalla linea 190 che aveva capolinea presso l'attuale confluenza con via Ungaretti, la cui ultimazione era cosa recente. Quindi il 190 percorreva in doppio senso via Laviosa e percorreva via Caldesi fino all'incrocio con la Aurelia in zona Risveglio.


Con tale percorso la linea 190 serviva bene diversi target di utenza nei due sensi di marcia.
  1. i pendolari che potevano recarsi in stazione a Pegli percorrendo la via più breve senza perdere tempo in giri lunghissimi;
  2. le casalinghe che si recavano a comprare in via Caldesi, via Loano e piazza Lido;
  3. i bambini diretti alla scuola elementare di villa Banfi e all'omonimo parco;
  4. gli studenti delle scuole medie diretti in centro Pegli;
  5. i fedeli diretti alla parrocchia di S. Antonio Abate;
  6. coloro che si recavano agli ambulatori presso l'ospedale Martinez.

Successivamente, con la costruzione del nuovo quartiere Torre Cambiaso in via Ungaretti, si è preferito dare al 190 l'attuale percorso ad anello senza pensare alle conseguenze che avrebbe creato:

  1. degrado della zona commerciale di via Caldesi i cui negozi hanno perso la clientela della zona alta di via Laviosa, perchè ora non ha senso compiere il "giro dell'oca" con il bus per scendere in piazza Lido e fare di nuovo la salita.
  2. impossibilità per gli studenti a recarsi con il mezzo pubblico a villa Banfi
  3. impossibilità per i fedeli anziani di raggiungere la parrocchia.

A tutto questo si aggiunge la demenziale costruzione del viadotto ferroviario della bretella Voltri - Borzoli che, in barba a qualsiasi buonsenso, oltre a restringere con un pilone la carreggiata della Aurelia, ha interrotto per sempre il collegamento carrabile fra via Loano e via Ratto.

Il troppo frettoloso cambiamento di percorso ha quindi creato diversi disagi incentivando il proliferare di auto, le stesse che oggi rendono difficoltosa (ma non impossibile) la realizzazione di un nuovo percorso che risolva i problemi dell'utenza.

(to be continued ....)

N.B. Nella colonna a destra c'è un sondaggio sul gradimento dell'attuale percorso del 190.

Nessun commento: