05 aprile 2007

VAL VARENNA DA RIQUALIFICARE

UNA PROPOSTA PER GENOVA GRANARA

Val Varenna, un luogo di contraddizioni dove la bellezza paesaggistica si scontra con la scarsa tutela del territorio e il progressivo abbandono della campagna.

Tuttavia diversi elementi positivi resistono e meritano di essere valorizzati.

Come? Mediante una seria politica di risanamento ambientale e di sviluppo di attività pulite o a basso impatto, ad esempio agriturismi, bed & breakfast, ostelli, produzione e distribuzione di prodotti tipici (es: la famosa farinata di Pegli).

La creazione di un polo culturale – ludico - ricettivo di qualità, direttamente collegato al Centro di Genova (e, perché no, anche al complesso termale dell’ Acquasanta) con la ferrovia Genova – Acqui Terme, porterebbe posti di lavoro e riqualificazione per la Val Varenna ed il Polo Culturale di Pegli.

Ma, oltre ad un piano urbanistico complessivo sostenuto da finanziamenti pubblici ed agevolazioni, è necessario garantire un tipo di mobilità che eviti di compromettere la qualità dell’ambiente (elemento attrattivo della località) con l’invadenza del traffico. In tal senso si rende necessario predisporre un collegamento più comodo fra l’abitato di Granara e l’omonima stazione, oggi raggiungibile solo con un ripido percorso pedonale.

La realizzazione di un impianto speciale (ascensore inclinato, ascensore misto orizzontale – verticale, funicolare) dotato di adeguati spazi per passeggeri e merci, biciclette comprese, consentirebbe di superare il dislivello esistente aumentando l’appeal della stazione, del comprensorio in cui è inserita e, aspetto non trascurabile, attrarrebbe investimenti in loco grazie alla rapidità di collegamento con il centro città.

Nel Piano per Pegli è previsto un rafforzamento del Trasporto Pubblico che contempla la creazione di una linea 71 barrata perfettamente integrata con l’impianto di cui sopra.

Ovviamente quanto detto è impensabile se si considera l’esiguo numero di treni che oggi ferma a Granara, per cui la proposta si basa necessariamente sull’intensificazione del servizio ferroviario (che sarebbe giustificato dall’utenza del comprensorio).

Altre iniziative che favorirebbero senz’altro l’operazione consistono nell’istituzione di una moderna integrazione tariffaria provinciale e di un’autorità indipendente che sovrintenda il servizio pubblico su gomma e su ferro.

Un sogno? Può darsi che lo sia, ma intanto iniziamo a parlarne




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