13 febbraio 2007

TORRE ELAH E PROBLEMI PER LA MOBILITA'

TORRE ELAH: QUALI INFRASTRUTTURE?



La Torre della Elah di via Piandilucco è quasi ultimata, ma ancora non si vedono le infrastrutture promesse che dovrebbero alleviare
(almeno per molti) i prevedibili problemi di mobilità causati dal gran numero di residenze previste e, soprattutto, dal nuovo supermercato: la nuova viabilità su sponda sinistra del Varenna ed un nuovo ponte carrabile sul medesimo torrente.

Ma qui si parla di mobilità sostenibile, quindi tali infrastrutture vengono sottoposte ad una analisi che ne verifichi l'effettiva utilità all'interno della mobilità complessiva di Genova Pegli.

Riferendosi infatti al solo traffico, entrambe le infrastrutture promesse sarebbero indispensabili, ma invece, guardandole da un'altra prospettiva, quella della mobilità nel suo complesso, risulta che solo il nuovo ponte carrabile sul Varenna avrebbe una vera utilità, mentre la nuova strada in sponda sinistra avrebbe solo l'effetto di far collassare in breve tempo il sistema di parcheggi previsto nella torre.

Ribadendo che:
  1. ogni nuovo parcheggio arricchisce l'offerta di posti auto;
  2. ogni nuovo parcheggio è in grado di attirare molte più auto di quanto passa accoglierne, specie se di pertinenza ad attività commerciali;
  3. le nuove infrastrutture, se non concepite come mera sostituzione di altre più obsolete o come innovazione per deviare il traffico di attraversamento dal centro urbano, rendono più "facile" l'uso dell'auto privata e, di fatto, lo incentivano (quindi nel breve periodo sembrano risolvere lo stato di caos, ma nel lungo lo aggravano);
Detto questo, sarebbe utile inquadrare l'intero complesso Elah all'interno di uno studio completo della mobilità del territorio.

Nel caso del Piano per Pegli (quindi con ogni zona della delegazione comodamente raggiungibile con il trasporto pubblico), sarebbe possibile innestare nel circuito dei bus una linea apposita per servire in modo efficace il complesso Elah e, tramite il nuovo ponte carrabile sul Varenna, anche l'intera via Cassanello e la mobilità pedonale proveniente da via Antica Romana.



sopra
: l'interscambio fra la mobilità pedonale proveniente da Multedo (attraverso lo storico tracciato di via Antica Romana) e l'imbocco del ponte pedonale Lovo





sopra
: l'attuale passerella pedonale Francesco Lovo



Vantaggi ulteriori del nuovo ponte:

  • Nel caso di un utilizzo di Fondega Sud come parcheggio di interscambio, così come proposto in questo blog, la linea di trasporto pubblico sarebbe già praticamente pronta e si limiterebbe fortemente il passaggio di auto in via Cassanello (solo residenti, aziende ivi locate).
  • Qualora si realizzasse anche l'ipotesi di Centro distribuzione merci per il Centro Integrato Commerciale Urbano, tale strada sarebbe percorsa anche da furgoncini elettrici (privi di emissioni, anche acustiche).
Quindi il nuovo ponte carrabile Lovo avrebbe certamente senso.

La nuova viabilità in sponda sinistra, invece, oltre ad incentivare l'uso del mezzo privato per raggiungere il centro commerciale, sarebbe eccessivamente vicino allo stabilimento petrolchimico e a rischio di allagamento (in quanto attraverserebbe la linea ferroviaria in sottopasso rasentando l'argine del Varenna).




sopra: la sponda sinistra del Varenna, un tempo utilizzata dai treni diretti allo stabilimento Morteo in via Cassanello, direttamente collegato alla stazione di Pegli (in alcuni tratti della via è ancora possibile scorgere i binari) con il ponte di cui è ancora visibile il pilone.


In più, rischia di essere un incentivo alla continuazione dell'attività estrattiva nella cave della Val Varenna (fortemente interessata da dissesti idrogeologici) e un "primo passo" per realizzare la strada di cantiere relativo alla costruzione della "gronda autostradale" a Chiesino.

In relazione a quest'ultimo punto, la realizzazione della strada di cantiere nella bassa Val Varenna potrebbe essere il preludio ad una riproposizione del vecchio progetto di galleria in località Tre Ponti, compromettendo definitivamente il recupero del borgo, il quale potrebbe tornare a nuova vita con un efficace collegamento di trasporto pubblico e la realizzazione di un impianto meccanizzato di collegamento con la stazione ferroviaria di Granara.


Articolo sull'argomento su Ponentino Online


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